Maria Tudor - La sanguinaria, Regina di Inghilterra

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 24/6/2008, 19:35
Avatar

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
5,793
Location:
Granducato di Toscana

Status:


la storia dei Tudor affascina, ma come Sofonisba giustamente ricorda bisogna commentare quel periodo con le pinze. Maria Tudor viene descritta come un mostro, frutto della leggenda nera; Elisabetta non fu poi meno dura su molte questioni: all'uomo che scrisse un libello contro il suo matrimonio francese fece tagliare una mano; i congiurati del complotto Babington furono impiccati e poi squartati ancora vivi prima che morissero sulla forca; il caso più eclatante è poi quello di Maria di Scozia di cui abbiamo già molto parlato; fece decapitare anche il suo amante sovversivo, Essex (non ricordo tutte le esecuzioni del suo lungo regno, ma non furono poche). Come spesso scrivo parlando di Maria Antonietta, la storia la fanno i vincitori e direi che i protestanti (luterani, calvinisti e anglicani), siano usciti piuttosto vittoriosi rispetto all'Inquisizione e al cattolicesimo in generale (Invincibile Armada 1588). Una storia di cui in genere non si parla sui libri di storia è quella di Michele Serveto, e per quanto la mia stima nei confronti della mia professoressa di storia sia minima, la ringrazio per averne parlato. Questo signore spagnolo era un teologo (e non solo) che sulla scia del suo tempo aveva interpretato la Bibbia a modo suo e per questo era stato perseguitato dai cattolici, riparato in Svizzera fu denunciato da Calvino e mandato sul rogo.
 
Web  Top
HarukaKV
view post Posted on 24/6/2008, 22:32




infatti il calvinismo era diventata una religione molto + rigida....però sono cose d altri tempi che non potremmo mai comprendere con il nostro pensiero moderno...

se per loro andava bene tagliare la testa è perchè gliel hanno insegnato fin da piccoli..noi siamo stati abituati ad avere + rispetto per il prossimo
 
Top
LesCavesDuRoy
view post Posted on 3/7/2008, 21:16




Nonostante tutte le faccende in cui Mary Tudor sia stata immischiata, c'è anche da considerare un triste episodio che forse voi tutti conoscete, quello della gravidanza isterica: sembra che la sua impossibilità nell' avere figli la ossessionò così tanto fino a quando simulò, inconsciamente, una gravidanza vera e propria...e immaginate che tristezza dovette provare quando scoprì che non aspettava nessun bambino!
 
Top
marie.
view post Posted on 3/7/2008, 21:27




Deve essere stato veramente terribile... E sicuramente molte persone la prendevano in giro per questo... Lo trovo atroce!
 
Top
view post Posted on 3/7/2008, 21:53
Avatar

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
5,793
Location:
Granducato di Toscana

Status:


CITAZIONE (LesCavesDuRoy @ 3/7/2008, 22:16)
Nonostante tutte le faccende in cui Mary Tudor sia stata immischiata, c'è anche da considerare un triste episodio che forse voi tutti conoscete, quello della gravidanza isterica: sembra che la sua impossibilità nell' avere figli la ossessionò così tanto fino a quando simulò, inconsciamente, una gravidanza vera e propria...e immaginate che tristezza dovette provare quando scoprì che non aspettava nessun bambino!

già, lo fanno vedere anche nel primo Elizabeth :( poi sviluppò qul tumore uterino che la portò alla morte, che tristezza. Chissà se lei e Filippo abbiano mai consumato ...
Anche la zarina Aleksandra, dopo la nascita di Anastasija, ebbe una gravidanza isterica, ossessionata dal dover avere un figlio maschio
 
Web  Top
HarukaKV
view post Posted on 3/7/2008, 22:13




era ossessionata come suo padre...sempre ossessionati per i figli...puretti
 
Top
marie.
view post Posted on 3/7/2008, 22:37




Ma ne ebbe una anche la Bolena mi pare?
 
Top
HarukaKV
view post Posted on 3/7/2008, 23:06




non era isterica..a me sembra che abbia partorito un feto presto
 
Top
marie.
view post Posted on 3/7/2008, 23:27




Forse è una delle ipotesi... Mi pare di averlo letto nella biografia.. In realtà a un certo punto non c'era più nè pancia nè bambino e non si capiva che fosse successo.
 
Top
HarukaKV
view post Posted on 4/7/2008, 08:56




infatti allora io ho letto forse nel libro della gregory che lei ha partorito un feto perchè ha prima avuto delle perdite di sangue che le sporcò i vestiti ed era mostruoso e così l hanno nascosto al re...

però potrebbe anche benissimo essere una gravidanza isterica...anche se per lei non mi sembra tanto il caso
 
Top
marie.
view post Posted on 4/7/2008, 10:19




Bisognerebbe capire quanto si trovasse sotto pressione, poteva anche non esserlo poi tanto, in fondo non erano sposati da vent'anni ^^

Quanto a Filippo e Maria avranno consumato, giusto? Altrimenti come poteva pensare di essere incinta? Uff come mi intristisce la gravidanza isterica... ç__ç

Se cercate Bloody Mary su Google, vi escono molto prima i cocktail della regina...-.-

CITAZIONE
L'epiteto "Bloody Mary" viene associato a diversi personaggi femminili, storici o fittizi, soprattutto la regina Maria I d'Inghilterra (si veda Bloody Mary per le altre). Si ritiene che l'ispirazione per il cocktail fu la star Hollywoodiana Mary Pickford, che in precedenza ebbe un cocktail simile, consistente di rum, granatina e maraschino che portava il suo nome.

Nel 1934 il cocktail veniva chiamato "Red Snapper" al St. Regis Hotel, dove all'epoca lavorava Petiot. Fu li che al drink venne aggiunto il tabasco e il nome "Bloody Mary" divenne popolare. Negli anni 1960 divenne popolare servire il cocktail con il sedano per via di un ospite della "Pump Room" dell'Ambassador East Hotel di Chicago.

Il nome probabilmente si riferisce al colore rosso sangue del cocktail.

 
Top
HarukaKV
view post Posted on 4/7/2008, 10:27




si è quel cocktail rosso con un pezzo di sedano che si vede nei film!

Immagino anch io che abbiano consumato..poi però se non sbaglio dopo quel momento Filippo ha lasciato l Inghilterra
 
Top
marie.
view post Posted on 4/7/2008, 10:32




Povera donna, non gliene andò bene una nella vita!

Qui c'è una recensione della biografia della Erickson e un commento alle vicende di Maria
CITAZIONE
La biografia di Erickson ricostruisce l’epoca oscura dello scisma di Enrico VIII
Maria Tudor, dramma di una “sanguinaria”
di Roberto Brusadelli

La storia l’ha iscritta da sempre nella galleria dei Grandi Vituperati: tanto che “scompare” di fronte alla gloria imperitura della sorella, Elisabetta I.
Maria Tudor è la protagonista di una leggenda nera che si è cristallizzata nell’appellativo tradizionale di “Sanguinaria”: e, a differenza della tragica omonima del Cinquecento, Maria Stuarda regina di Scozia, non ha nemmeno alimentato la fantasia di poeti e drammaturghi.
Proprio per le stimmate di crudeltà e per il destino di sudditanza ai “veri” protagonisti dell’epoca, però, una figura come quella della figlia primogenita di Enrico VIII può, non diremo affascinare, ma certo incuriosire. Leggendo allora la biografia che Carolly Erickson - esperta indagatrice del rapporto tra donne e potere - le dedica, Maria la Sanguinaria. Miserie e grandezze alla Corte dei Tudor (Mondadori, 533 pagine, 36 mila lire), si scopre un personaggio inedito, tormentato da un conflitto di coscienza, lungo tutta una vita, tra l’intima adesione alla fede cattolica in cui era stata allevata e i doveri parentali e dinastici di obbedienza al re suo padre, autore dello scisma dalla Chiesa di Roma.
VISSE MINACCIATA, REGNÒ CINQUE ANNI
Non dunque una piccola arrivista mossa dall’ambizione di ereditare il trono, ma una giovane angariata e perseguitata in ogni modo a seguito del rifiuto di schierarsi contro la madre, Caterina d’Aragona, da cui il re divorziò per sposare Anna Bolena. E che, alle pressioni psicologiche e alle minacce di violenze fisiche o addirittura del patibolo, seppe resistere con coraggio e caparbio spirito di adattamento, fino alla dissimulazione con cui accettò di sottomettersi, ma solo formalmente, alla volontà del monarca. Per di più, Maria era colta: parlava latino, francese e spagnolo, capiva abbastanza l’italiano, aveva un discreto - ma eccezionale per una donna del Cinquecento - bagaglio di nozioni di teologia, storia, letteratura. Poteva dunque argomentare con citazioni e riferimenti dotti i reiterati dinieghi a piegarsi alle imposizioni reali.
Una donna, insomma, costretta a sfidare il suo tempo: sia nelle radicate, secolari convinzioni che relegavano il sesso femminile oltre i margini dell’autorità, e non solo di quella politica - tanto che gli avversari erano convinti che lei non decidesse mai da sola, ma venisse subornata da consiglieri manovrati dall’imperiale cugino, quel Carlo V che organizzò addirittura una spedizione, fallita, per farla fuggire dall’Inghilterra; sia, d’altra parte, nelle nuove diatribe e nei conflitti sanguinosi determinati dalla crisi della Cristianità, tra Riforma luterana, sacco di Roma, “eresie” di Zwingli e Calvino e appunto lo storico “strappo” voluto da Enrico VIII con la creazione di una Chiesa nazionale inglese. Si meritò, allora, Maria Tudor l’appellativo di “Sanguinaria”? La questione va ovviamente contestualizzata. I tempi erano cupi, feroci: bastano a ricordarlo le pagine del libro che descrivono le esecuzioni precedenti l’avvento al trono di Maria, con contorno di squartamenti e altri barbari supplizi, ai danni di cortigiani accusati di tradimento, nobili caduti in disgrazia, ecclesiastici riottosi al nuovo culto imposto per legge, e la spietata repressione dei moti contadini scatenati dalle conseguenze economiche del movimento delle enclosures, le recinzioni che segnarono la privatizzazione delle proprietà terriere nell’Isola. Maria dal canto suo, durante i cinque anni di regno, dal 1553 al 1558, non fece mai mistero dell’intento di ricondurre l’Inghilterra nel seno della Chiesa di Roma e dimostrò anzi, nei primi tempi, una tendenza alla moderazione che contrastava con il fanatismo persecutorio di alcuni vescovi suoi collaboratori.
Del resto, la Erickson ricorda che l’idea di imporre con la forza - fino alla condanna al rogo - la “vera fede” contro i propalatori di false, perniciose dottrine era condivisa - e praticata - dall’Inquisizione come da tutti i leader delle confessioni protestanti.
ODIO TRA CATTOLICI E PROTESTANTI
Piuttosto, la regina non comprese quanto diffusa e radicata fosse ormai nell’Isola la penetrazione delle tesi protestanti e quanto infelice potesse rivelarsi la scelta di scegliere come sposo il figlio di Carlo V, quel Filippo di Spagna che sperava solo, con la nascita di un erede cattolico, di assumere il pieno controllo degli affari di governo, quasi la corona fosse uno dei tanti beni dotali passati in sua proprietà per effetto del matrimonio: e che delle qualità politiche della moglie, salita sul trono per propria determinazione, malgrado tante fosche previsioni contrarie, non era né convinto né rispettoso. Senza contare che, sullo sfondo, si stagliava la figura di Elisabetta, l’odiata figlia di Anna Bolena, che di aderire al credo “papista” non voleva davvero saperne.
Le repressioni sotto il regno di Maria sono incontestabili, le vittime protestanti - a centinaia - dei roghi erano considerate alla stregua di nemici dell’autentico Dio e quindi della sovrana che lo rappresentava in terra: politica e religione si intersecavano inestricabili. Ma la storia giudicata con il parametro della morale manderebbe assolti ben pochi dei protagonisti del Cinquecento: pensiamo, tanto per citare un’altra donna sul trono a quell’epoca, ai tremila e più ugonotti massacrati nella sola notte di San Bartolomeo (23-24 agosto 1572) per istigazione di Caterina de’ Medici, reggente di Francia. Resta in conclusione da chiedersi: una biografia come quella della Erickson non indulge troppo a certi “colori” tipici della storia romanzata? Non costruisce, con enfasi di toni e forzature di documenti, una Maria che non è mai esistita, se non altro perché interpretata alla luce di un’analisi quasi psicanalitica? Non carica di significati impropri le risultanze dell’indagine, non si prende eccessive libertà? Possiamo rispondere con sicurezza di no. Certo, alcuni capitoli paiono un po’ dilatati e l’autrice non evita a volte di affastellare troppi giudizi che inevitabilmente ingenerano confusione o contraddizioni. Ma nell’insieme un’opera come questa va scritta proprio come ha fatto la storica americana: con un certo gusto per la “sontuosità” dello stile, per la descrizione minuziosa di toilette e mense principesche, di solenni cerimonie, di una vita di Corte scandita dal fasto del protocollo.
Un po’ di glamour, insomma, non guasta: il “dietro le quinte” delle élite cattura sempre, e quelle del XVI secolo erano davvero straordinarie, nel bene come nel male. Raccontare la vita delle classi popolari, l’economia, la società, la cultura è un’altra storia. L’una non esclude l’altra.

 
Top
LesCavesDuRoy
view post Posted on 4/7/2008, 10:38




Beh, penso che si trattasse molto di più di semplice pressione: l' importanza di un erede era molto maggiore di quanto non ci si potesse aspettare, anzi era fondamentale ai fini della stessa politica dei genitori.
Un figlio tra Filippo e Maria avrebbe rappresentato molto di più di un semplice erede al trono, ma avrebbe suggellato la' unione tra la Spagna e l' Inghilterra...diciamo che il problema era un po' come quello dell' alleanza franco-austriaca che ci fu qualche secolo più tardi...anche se in questo caso si trattò di una faccenda molto più seria, in quanto erano coinvolte anche questioni ideologiche e religiose, e non bisogna nemmeno trascurare l' importanza del diritto alla successione al trono da parte di quest' ipotetico erede. Pensa a come sarebbero andate le cose se sul trono d' Inghilterra ci sarebbe stato il frutto di questa unione tra i due sovrani cattolici invece di Elisabetta...penso che la storia avrebbe assunto un corso leggermente diverso... :lol:

Ci credo che quando Maria scoprì che non stava aspettando nessun bambino per lei crollò quel mondo di certezze che si era costruita: non venne solo a crollare l' aspettativa di una futura maternità, ma fu anche notevole la sconfitta morale che in questo modo si ritrovò a subire.

Ed è curioso notare quanto sia infame il corso della storia: Elisabetta era succeduta alla sorella in quanto quest' ultima priva di eredi, e in seguito alla stessa Elisabetta sarebbe succeduto il figlio di sua cugina, tutto per non aver dato un sovrano all' Inghilterra...guarda un po' che casini!

Una domanda: ma secondo voi, se Maria fosse riuscita ad avere un figlio, questi avrebbe regnato tranquillamente o gli oppositori avrebbero tentato di eliminarlo in qualche modo?
 
Top
marie.
view post Posted on 4/7/2008, 10:51




image
Medaglie con gli sposini.

Les, forse il mio pensiero è condizionato dalle vicende passate, ma non credo che un figlio di Maria e Filippo sarebbe mai riuscito a regnare in pace!

CITAZIONE
Beh, penso che si trattasse molto di più di semplice pressione: l' importanza di un erede era molto maggiore di quanto non ci si potesse aspettare, anzi era fondamentale ai fini della stessa politica dei genitori.
Un figlio tra Filippo e Maria avrebbe rappresentato molto di più di un semplice erede al trono, ma avrebbe suggellato la' unione tra la Spagna e l' Inghilterra...

In quel caso mi riferivo ad Anna Bolena. Per Maria, poveretta, era una questione sentimentale, dinastica, e pure personale: il semplice fatto che si fosse sposata a a quarant'anni la rendeva bersaglio di battute di ogni tipo. :(
 
Top
65 replies since 18/6/2008, 09:43   8764 views
  Share