Posts written by *§Yue§*

Un mese fa si è tenuto a Pisa, alla Scuola Normale Superiore, un convegno dal titolo Donne e sovrane: figure della storia, del mito, dell'immaginario.

Tra le molte relazioni, ce n'è stata una anche su Elisabetta, fatta da Nadia Fusini e dal titolo La Sacra Vergine: Elizabeth Rex. Il resto del programma lo trovate a questo link www.sns.it/agenda/culturale/donnesovrane2015/

Maria non era brutta da giovane! Le fonti concordano nel dire che era una ragazza molto graziosa, con una splendida chioma luminosa. Anche Caterina d'Aragona pare che da giovane fosse molto carina.

Quanto al Sanguinaria, purtroppo, è una fama ingiusta che si porta a causa della storiografia inglese e soprattutto dell'epoca elisabettiana. Il libro dei martiri di Foxe parla di 300 roghi sotto Maria, ma gli storiografi attuali ci informano che probabilmente circa metà delle vittime non sono nemmeno mai esistite... il numero è irrisorio se paragonato a tutte le persone morte sotto Enrico VIII, sotto Elisabetta I o anche nella Germania sconvolta dalle guerre di religione all'epoca del, pur grandissimo, Carlo V.
Quanto a Caterina de' Medici... non merita certo l'appellativo di sanguinaria! È una delle regine più calunniate della storia, mentre nella realtà fu forse la sovrana più erasmiana della sua epoca.

Ciao Selva, benvenuta! Come, purtroppo, avrai notato, il forum è un po' in crisi e disabitato, ma leggi e commenta pure tutto ciò che vuoi (ogni tanto io e Marie rispondiamo).
Quanto ai tuoi gusti in fatto di personaggi Tudor, non ti preoccupare, nessuno ti mangerà! Per la cronaca preferisco anch'io Caterina d'Aragona ad Anna Bolena e non nutro particolari simpatie per Elisabetta come donna (in compenso adoro Maria Stuart).

Forse si fermeranno al 1567?

Che poi in realtà anche il film con Katharine Hepburn e quello con Vanessa Redgrave trattavano per modo di dire tutta la vita di Maria... in realtà il 90 % era sugli anni scozzesi fino al 1567/8 e poi c'era un'appendice di 10 minuti sulla fine e l'esecuzione.

Da qualche giorno circola in rete la notizia che la giovanissima e davvero talentuosa Saoirse Ronan ha accettato il ruolo di Maria Stuarda in un nuovo film dedicato alla regina, che sarà girato il prossimo anno con la sceneggiatura di Michael Hirst, già autore dei due "Elizabeth" di Kapur.

Cosa dire. Io sono molto contento, sicuramente più felice che vada in porto questo progetto piuttosto che quello di qualche anno fa con Scarlett Johansson. Gli ultimi film di Saoirse non li ho visti, ma mi è bastato "Espiazione" - dov'era una bimba - per comprendere quanto sia brava (Keira Knightley scompariva accanto a lei). Inoltre trovo che abbia una bellezza molto fine e delicata, adatta al personaggio.

www.film.it/film/notizie/saoirse-ro...tuart-51911012/

Due notizie a proposito di uno dei più famosi ritratti di Elisabetta, il "Rainbow Portrait". Avevo sempre creduto che le orecchie e gli occhi significassero che la regina sente e vede tutto. Invece, il significato è un altro e la simbologia del dipinto è decisamente più raffinata e involuta (tra l'altro ci sono anche le bocche, che non avrebbero senso nella solita interpretazione che si dà del ritratto). Frances Yates l'ha esaminata in un famoso saggio (ed. it. "Astrea. L'idea di Impero nel Cinquecento", Einaudi).
Il mantello che presenta orecchie, occhi e bocche è l'allegoria della Fama. In un famoso manuale di allegorie usato dagli artisti dell'epoca, l'Iconologia di Cesare Ripa, l'allegoria della Fama viene tratta da dei versi di Virgilio (Eneide, IV, vv. 181-183): la Fama è un monstrum "cui quot sunt corpore plumae,|tot vigiles oculi supter...|tot linguae, totidem ora sonant, tot subrigit auris". In soldoni è un mostro alato con tante bocche, orecchie e occhi. L'allegoria del ritratto di Elisabetta indica che la sua Fama vola ovunque, narrata da molte bocche, udita da molte orecchie, vista da molti occhi.
Il ritratto è ancora un'allegoria dell'Intelligenza, solitamente raffigurata come una donna con in mano una sfera (il mondo) e un serpente. Sulla manica sinistra di Elisabetta è ricamato un serpente e sopra la testa di questi c'è il globo con la fascia dello Zodiaco. Sotto la testa del serpente è presente un cuore, simbolo del Consiglio: il cuore è necessario per compiere una saggia scelta.
Il corsetto e le maniche della regina sono ricamate con molti fiori, tra l'altro riconoscibili (rose, viole del pensiero, primule, caprifoglio...) e possono far riferimento alla più frequente allegoria di Elisabetta, cioè Astrea, la dea della giustizia, la Vergine sotto cui c'era l'eterna primavera nell'età dell'oro.
Poi ci sono i simboli della Castità rapprensentata dalle numerosissime perle e dallo strano copricapo, una corona imperiale (simbolo del potere) con al vertice una mezzluna (simbolo di Artemide e quindi della castità).
L'arcobaleno, accompagnato dalla scritta "Non sine sole iris" (Non c'è l'arcobaleno senza il sole) è invece allegoria della pace: l'arcobaleno sorge in cielo dopo la tempesta (anche Caterina de' Medici aveva come impresa un arcobaleno con lo stesso senso).

Alla fine niente firma di Caterina? Comunque è molto carino (io non avrei il coraggio però!).

La firma è "Katherina the Quene"

Di specifico non saprei. Per la moda del Quattrocento (la metà però) mi sono affidato a "Il costume e la moda nella società italiana" di Rosita Levi Pisetzky, che è un manuale generico, e sullo specifico al saggio "Scene di vita cortese : il costume" in "Il polittico degli Zavattari in Castel Sant'Angelo : contributi per la pittura tardogotica lombarda" / catalogo a cura di Alessandra Ghidoli. – Firenze : Centro Di, 1984.

Ho trovato questi libri sul KHI, ma non li ho letti quindi non so se valga la pena.

Il costume nell'età del Rinascimento / a cura di Dora Liscia Bemporad
Firenze : Edifir, 1988.

Habiti antichi et moderni : la moda nel Rinascimento ; Europa, Asia, Africa, Americhe ; con 540 illustrazioni, di cui 77 a colori / Cesare Vecellio. A cura di Margaret F. Rosenthal e Ann Rosalind Jones. – 1. ed.
Roma : Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Libreria dello Stato, 2010.

Così sia e mormori chi [vuole] mormorare.

Io non ho parole ._. In teoria una pagina del genere dovrebbe essere stata fatta da un appassionato della moda del Cinquecento. Già fa storcere il naso il fatto che ci siano diverse stampe ottocentesche, ma va be... È gravissimo però che il bellissimo, meraviglioso e famosissimo ritratto di Eleonora di Toledo con suo figlio Giovanni del Bronzino, dipinto nel 1542, conservato nella Tribuna d'onore degli Uffizi, sia indicato come "A woman of the mid-late 1500s with her son.". Sono allibito e sdegnato da tanta ignoranza...



Per l'appunto c'è un bellissimo libro sulla moda del Cinquecento con Eleonora come tema centrale.

Roberta Orsi Landini, Bruna Niccoli, "Moda a Firenze. Lo stile di Eleonora di Toledo e la sua influenza". Ve lo consiglio, è stupendo!



Abito funebre di Eleonora di Toledo conservato a Palazzo Pitti, Firenze.



Abito di velluto cremisi ricamato in oro di Eleonora conservato al Palazzo Reale di Pisa.





Ricostruzione del celebre abito con gli arabeschi a melagrana.

Sì, Clarissa, ma tu ragioni con la mentalità di una ragazza del 2011
La povera Caterina d'Aragona era innanzitutto una regina, nonché la figlia dei Re Cattolici. Il divorzio era un grandissimo peccato e lei era molto religiosa. E una regina doveva essere per il suo popolo il primo e il miglior esempio di condotta morale e di abnegazione totale verso i sacramenti della Chiesa.
La morale dell'epoca era estremamente diversa e, scisma o non scisma, questo spiega quanto tutta la vicenda di Anna Bolena sia risultata quanto mai sconvolgente per il "casto" Cinquecento.
Quanto poi al carattere di Caterina, io ammiro molto la sua determinazione: è stata regina fino alla fine dei suoi giorni.
P.S. Enrico VIII poi mi sta talmente antipatico che chiunque gli abbia messo i bastoni tra le ruote mi risulta simpaticissimo!

A occhio e croce direi che è un dipinto postumo, fatto nel Seicento, realizzato da un pittore di bottega e ispirato al bellissimo schizzo di Holbein di cui abbiamo parlato. Lo riposto sotto. Come si diceva, lo schizzo è stato, non so su quali basi e in che secolo, identificato come ritratto della regina Anna Bolena.



Il dipinto del tuo avatar si trova a Hever Castle nel Kent. Lo schizzo di Holbein è al British Museum invece.

Occhio però che quei dipinti tanto belli non rientrano nella categoria "ritrattistica". Ovviamente non sono ritratti, ma dipinti storici realizzati nell'Ottocento. Sono romantici e non hanno effettivo valore "storico" (anche se alcuni erano particolarmente ricercati e i più celebri pittori ottocenteschi di storia si documentavano molto prima di mettere mano ai pennelli).

Ero un po' indeciso tra Caterina d'Aragona e Maria Tudor. Alla fine ho scelto la prima: credo che mantenere la dignità fino alla fine sia il compito di ogni persona e farlo attraverso la via delle fede è un qualcosa che mi ha sempre affascinato molto, sebbene non sia una strada semplice.